Uscita dei Traider dei cereali dal mercato russo.

Uscita dei Traider dei cereali dal mercato russo.

L’uscita di Cargill e di altri commercianti di grano occidentali dalla Russia a chi gioverà?

Riprendiamo e commentiamo per la nostra “edicola commentata” un articolo pubblicato da BLOOMBERG.

La notizia è l’uscita dei Traider Occidentali dal mercato russo.

La domanda potrebbe essere chi se ne avvantaggia?

In estrema sintesi:

Nonostante l’uscita dei principali commercianti occidentali, il grano russo e altri raccolti continueranno ad affluire nei mercati globali.

All’interno del paese, i commercianti locali sostituiranno quelli stranieri.

E al di fuori di esso — dove finisce l’autorità dei porti russi e inizia l’attività delle navi battenti bandiera straniera — i commercianti occidentali continueranno a spedire grano russo.

Quindi non cambia nulla, anzi più provabile che chi se ne avvantaggia sarà la Russia perché le marginalità sulla vendita del grano rimarranno in Russia.

Anche aspetto prezzi sarà maggiormente controllato dalla Russia.

A Vladimir Lenin è attribuito il merito di aver definito il grano “la valuta delle valute”.

La Russia è di gran lunga il più grande esportatore di grano al mondo, fornendo grano agli acquirenti del “Sud globale” come Egitto, Bangladesh e Arabia Saudita. Fonte: Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti.

 

qui il link alla notizia:  Javier Blas, It’s No Pain, All Grain for Vladimir Putin, Bloomberg, 30 marzo 2023

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