29 Nov Amaranto
Il nome Amaranto deriva dal greco e vuol dire “fiore che non scolorisce mai”. Fa parte della famiglia delle Amarantacee e forma un bel cespuglio dalle foglie grandi, alto fino a 2 metri. In testa ha infiorescenze molto scenografiche e vistose formate da innumerevoli piccoli fiorellini a forma di trifoglio, di colore rosso scuro o magenta.
Ogni pianta produce 40.000-60.000 minuscoli semi. Una volta considerato un’erbaccia, è stato oggi rivalutato come alimento molto nutriente, nonostante le piccolissime dimensioni dei semi .
I semi di amaranto sono privi di glutine è ricchi sia in macronutrienti che in micronutrienti compresi vitamine e minerali. Le proteine sono di elevata qualità grazie al buon equilibrio di aminoacidi essenziali. Recenti ricerche hanno inoltre suggerito con estrema evidenza che anche le numerose sostanze fitochimiche non essenziali presenti nell’amaranto abbiano benefici effetti sulla salute. In particolare, i semi sono ricchi di nutrienti lipofili (acidi grassi, tocoferoli, carotenoidi) e idrofili (composti fenolici, betacianine) dalle spiccate proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie che concorrono a ridurre il rischio dello stress ossidativo correlato a malattie croniche come diabete, obesità, malattie cardiovascolari, tumori e altre.
Le piccole dimensioni dei semi sono riscattate dalle proprietà nutritive
Il 15-18% dei semi è composto da proteine ricche anche di due aminoacidi essenziali come lisina e metionina che si trovano raramente negli altri cereali. 100 grammi di amaranto forniscono circa il 60% del fabbisogno proteico giornaliero di un adulto. Miscelato con cereali come mais, orzo e/o riso, l’amaranto offre proteine complete di alto valore nutritivo e facilmente assimilabili, di valore alimentare pari a quello di pesce, carne rossa, pollame.
Anche il contenuto in fibre, ferro, calcio e magnesio dell’amaranto è notevole, superiore a quello del frumento.
Questi piccoli semi prodigiosi contengono il doppio di calcio del latte e solo 25 grammi forniscono il 7% del fabbisogno giornaliero di calcio.
Inoltre, contengono molto magnesio, e rappresentano anche una buona fonte di altri minerali come manganese, rame, zinco, potassio. Sono anche una fonte eccellente di vitamine del gruppo B, in particolare vitamina B2 (riboflavina), vitamina B3 (niacina), vitamina B5 (acido pantotenico) ma anche vitamina B6 (piridossina) e acido folico.
Tutte le varietà di amaranto contengono tocotrienoli, una frazione della vitamina E, antiossidanti tra i più potenti e squaleni (un tipo di acidi grassi) che forniscono diversi benefici al cuore e hanno la capacità di abbassare i livelli di colesterolo cattivo.
Nei semi si trovano anche buone quantità di fitosteroli che svolgono funzione antiossidante.
Pianta Esotica ma anche locale
L’amaranto è originario delle zone montuose del Messico e delle Ande. Era una pianta sacra per gli Inca.
Per supportare l’amaranto è nato il progetto Amaranth Future Food. È finanziato dall’Unione Europea e mira ad aumentare l’utilizzo e la produzione dell’amaranto per garantire la sicurezza alimentare e la biodiversità agricola. La produzione di Amaranto avviene grazie a cooperative di agricoltori nate in Nicaragua, Argentina e Europa e utili per identificare le varietà migliori tra le diverse tipologie di amaranto che esistono nel mondo.
Quindi L’amaranto si prospetta come un cibo per il futuro.
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