Carlo Petrini e la vera scienza

Carlo Petrini e la vera scienza

Prendiamo spunto da un recente articolo su Huffpost

scritto da Paolo Landoni.

Il  titolo e sotto titolo :

Agricoltura biodinamica, Carlo Petrini sbaglia ad attaccare la scienza

Un clima di sfiducia nella scienza mina la fiducia nelle istituzioni e favorisce la nascita di movimenti antisociali

Non vi proponiamo intero articolo che potete trovare al link, ma solo alcune considerazioni, in questo articolo di quale scienza parliamo?

Questo sito MacinazioneNaturale è innamorato della scienza, ma della scienza vera, compito del scienziato e del ricercatore è prima cosa osservare la realtà, porsi delle domande e quindi proporre una tesi, verificare utilizzando il rigore del metodo scientifico se la tesi ha un fondamento.

La scienza non è democratica è più volte nella storia un piccolo ricercatore o piccolo uomo ha fatto una scoperta che ha messo in crisi dogmi che sembravano incrollabili.

La scienza ama la verità.

La scienza è curiosa.

La scienza non ama i condizionamenti, ama la libertà.

Non nego che ci possono essere dispute tra scienziati che contrappongono teorie diverse, ma trovato la modalità di compiere un esperimento scientifico, il risultato dice chi ha ragione o torto, ed è successo nella storia che insigni scienziati abbiamo umilmente compreso che si sbagliavano ed ammesso i propri errori.

Ma la scienza vera è per l’uomo, dovrebbe essere etica, dovrebbe essere protesa a migliorare la vita degli uomini, non ci piace la scienza legata a doppio filo con il potere istituzionale di turno, pensiamo ai scienziati che collaboravano con i nazisti.

Una scienza assetata di potere e di soldi, che denigra una categoria di lavoratori, va contro una categoria di persone che con sforzi e ideali  cercano di coltivare senza utilizzare la chimica di sintesi, si può chiamare scienza?

Esiste e sta crescendo una agricoltura Biologica e Biodinamica, ma a qualcuno questo non va bene, perché?

Se si desidera coltivare senza utilizzare diserbanti, ed altri prodotti di sintesi, perché dobbiamo trovare chi ci denigra e combatte contro di noi per principio preso?

Se quello che produciamo è poco e brutto, probabilmente nessuno vorrà comprare, ma se i prodotti sono apprezzati ci sarà un motivo.

E non diciamo che il gusto è soggettivo perché un vero scienziato si può porre la domanda di come strutturare un esperimento per fare testare ad una giuria prodotti Bio o convenzionali.

Un vero scienziato può verificare quali e quante sostanze tossiche (anche se nei limiti di legge) sono presenti nei prodotti convenzionali e non presenti in prodotti Bio.

Un vero scienziato può verificare quali vitamine e quali oligoelementi e in che quantità sono presenti in prodotti convenzionali e in prodotti Bio.

E quindi poi forse potrebbe porsi delle domande, ma non dovrebbe scandalizzarsi perché non utilizziamo azoto di sintesi oppure perché per la semina guardiamo la luna, queste sono competenze del contadino, che a modo suo sta sperimentando ed utilizzando anche un bagagliaio di conoscenze anche antiche, anche tramandate, frutto comunque di esperienze e quindi di esperimenti.

Una scienza che non sopporta chi fa tesoro dell’esperienza e fa esperimenti di una possibile agricoltura fuori dal convenzionale? credo che non sia vera scienza.

MacinazioneNaturale

 

 

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