La Guerra: le inevitabili ricadute su grano, pane e pasta.

La Guerra: le inevitabili ricadute su grano, pane e pasta.

LE SANZIONI ALLA RUSSIA FANNO MORIRE L’ITALIA DI FAME !

Avevamo già fatto delle considerazioni sul costo del frumento nazionale Qui e su una politica economica poco lungimirante

avevamo già parlato  sul rischio di difficoltà di approvvigionamento del grano Qui.

Riprendiamo adesso un recente articolo dell’ANSA

La guerra colpisce il grano aumentano pane e pasta

ed un articolo di VisioneTV

La UE sanziona la Russia, ma a morire di fame sarà l’Italia

I punti salienti sono questi:

  • La guerra in Ucraina porta con sé ricadute pesanti anche per la tavola e le tasche degli italiani.
  • La Russia  si colloca al primo posto come esportatore di frumento a livello mondiale, l’ Ucraina al terzo,  e assieme garantiscono circa un terzo del commercio mondiale.
  • L’Italia è il quinto importatore a livello mondiale di frumento e siamo solo 60 milioni, quindi la nostra dipendenza è molto importante importiamo oltre il 60% del nostro fabbisogno, tra i paesi europei siamo il maggiore importatore di grano.
  • L’Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori  molte industrie hanno preferito continuare ad acquistare per anni in modo speculativo sul mercato mondiale, anziché garantirsi gli approvvigionamenti con prodotto nazionale attraverso i contratti di filiera.
  • Abbiamo abbandonato quasi la metà delle superfici agricole, non tanto e non solo per le trasformazioni economiche e sociali del paese, ma perché gli elevati costi di produzione azzerano i profitti, soprattutto se il prezzo di un prodotto nazionale è posto sullo stesso piano del prezzo di un prodotto estero.

Se vogliamo rincarare la dose pensiamo anche alla dipendenza dal Gas e Petrolio che il nostro paese strutturalmente deve scontare,

quindi i scenari per l’Italia non sono proprio rosei.

Le scellerate prese di posizione del Governo italiano e della Comunità Europea non sembrano avere nessuna attenzione sulle ricadute negative per l’economia e per i cittadini italiani ed europei.

Per fare un esempio chiaro è come se per spegnere un incendio in una casa, invece di buttare acqua si butta benzina.

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