Bufale sul grano e la guerra in Ucraina

Bufale sul grano e la guerra in Ucraina

Nella nostra rubrica “Bufale e Contro Bufale“, vogliamo smascherare le bugie sostenute dai governi favorevoli alla guerra.

“In guerra, la verità è la prima vittima”

 “In  guerra, la verità è la prima vittima” è una frase nota attribuita a Eschilo, come largamente risaputo la propaganda dei governi belligeranti  diventa potente e massiccia perché per sostenere la guerra con il consenso dei cittadini, che normalmente vorrebbero evitare le guerre, quindi per sostenere l’invio di armi o di soldati, è necessario e funzionale che il nemico sia brutto e cattivo e che la guerra non sia vista in modo cosi negativo ma sia vista sotto una luce positiva, quindi è necessario trasformare la guerra in cosa buona e giusta magari una guerra a fin di bene.

Prendiamo spunto dalle evidenti bugie che si riferiscono al grano bloccato nelle navi del porto di Odessa.

Questa settimana il segretario di Stato americano Antony Blinken e il presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen hanno entrambi avanzato l’accusa secondo cui Mosca stava bloccando le esportazioni di grano verso il mercato mondiale, causando così carenze paralizzanti e inflazione dei prezzi. Questo blocco secondo la narrazione, sta infliggendo la fame al mondo, specialmente tra i paesi poveri con insicurezza alimentare (1). 

La prima bugia è che la quantità di grano dell’Ucraina sia da solo in grado di affamare il mondo, in realtà questo potrebbe essere vero se l’Ucraina fosse uno dei primi produttori di grano mondiali, ma in realtà l’ Ucraina non è tra i maggiori produttori mondiale e non è nemmeno il maggiore produttore europeo, perché la Francia ha già una produzione maggiore.

Produzione mondiale di grano anno 2021

 Poi sotto vi lasciamo un link ad un interessante video che mostra come la produzione di frumento non sia un valore statico ma come nel tempo sia variata anche in modo importante (5).

Quindi l’Ucraina a livello mondiale è al 9° posto dopo: Cina, India, Russia, USA, Francia, Australia, Canada, Pakistan

ma anche la Germania è piazzata bene è al 10° posto e poi segue la Turchia 11° posto (3).

Seconda Bugia, che le navi cariche di grano sono bloccate in porto dai Russi. E’ falso! In realtà i porti di Mariupol e Odessa sono stati minati dal regime di Kiew sostenuto dalla NATO. Questo è il motivo per cui il trasporto civile è stato subito ostacolato (2).   

Terza bugia è che il primo esportatore di grano a livello mondiale (la Russia) non vuole vendere il suo grano. In realtà la Russia si è resa disponibile a vendere in suo grano  ma è stata messa unilateralmente sotto sanzioni (2). Spieghiamo meglio questo punto: La Russia è il maggior esportatore mondiale di grano ed assieme all’Ucraina rappresentano un terzo del grano messo in commercio, diversamente dalle tabelle precedenti che mostrano i paesi produttori di grano ma che poi in larga parte se lo consumano. Quindi il grano che manca nel mercato non è tanto il grano Ucraino ma soprattutto come quantità il grano Russo.

Quarta bugia:  che a Antony Blinken e alla Ursula Von der Leyen interessasse qualcosa della fame nel mondo. Se ci fosse una certa attenzione da parte del governo USA ci chiediamo perché il governo Biden ha scelto recentemente di dare più soldi agli agricoltori americani per lasciare i campi incolti? (4).  

Quinta Bugia: La fame nel mondo è un problema recente. La FAO riferiva già nel dicembre 2021 (quindi ante guerra Russa-Ucraina) che da oltre  9 mesi i prezzi dei principali prodotti alimentari erano cresciuti (non solo cereali) e che malgrado la produzione mondiale di grano sembrava toccare un nuovo record produttivo comunque  globalmente ben 45 paesi,  avrebbero avuto necessità di assistenza esterna per il cibo. “I 45 paesi che necessitano di assistenza esterna per il cibo sono:  Afghanistan, Bangladesh, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Ciad, Congo, Eritrea, Eswatini, Etiopia, Gibuti, Guinea, Haiti, Iraq, Kenya, Lesotho, Libano, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mozambico, Myanmar, Namibia, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica araba siriana, Repubblica centrafricana, Repubblica democratica del Congo, Repubblica popolare democratica di Corea, Repubblica unita di Tanzania, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sudan del Sud, Uganda, Venezuela, Yemen, Zambia e Zimbabwe” (6).

Sesta Bugia: La FAO pubblica pochi giorni fa nel mese di maggio 2022 che le scorte mondiali di cereali sono aumentate e le previsioni della FAO per le scorte cerealicole mondiali entro la fine della stagione del 2022 si attestano a 856 milioni di tonnellate, in aumento di 5,2 milioni di tonnellate rispetto alla previsione precedente e indicando un aumento del 2,8% rispetto ai livelli di apertura , vedi grafico a lato (7).

 

Quindi banalmente si potrebbe pensare che non siamo messi cosi male in fondo, a volere risolvere i problemi: magari attingere alle scorte, oppure ridurre le sanzioni alla Russia almeno al fine di tutelare i paesi più poveri.

Magare ridurre piuttosto che incrementare gli incentivi per lasciare i terreni incolti.

Ma forse la politica dei governi desidera creare i problemi per poi trovare una soluzione, non necessariamente la migliore per la popolazione.

 

RIFERIMENTI:

(1) REPUBBLICA  : crisi alimentare globale Davos

(2) STRATEGIC CULTURE :

U.S. and NATO Allies Blockade Russia’s Economy, Then Blame Russia for World Hunger

(3) ELECTOMAGAZINE :

La grande menzogna sul grano ucraino. Kiev non è il granaio del mondo e neppure d’Europa

(4) THE COUNTER :

The Biden administration will pay farmers more money not to farm

 

Produzione mondiale Grano dal 2013 al 2021 (5)

 

(6) FAO : l’Indice FAO dei prezzi dei prodotti alimentari cresce per il nono mese consecutivo

(7) FAO: Le scorte globali dei cereali sono aumentate 

 

 

 

 

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