Il fascino dei Mulini

Il fascino dei Mulini

Ecco le foto dei molini più affascinanti che ci avete inviato!

I mulini erano un vero e proprio punto di riferimento per le comunità rurali, perché qui si macinavano il grano o altri cereali alla base dell’alimentazione quotidiana. Alcuni mulini erano alimentati a vento, altri ad acqua, a seconda delle caratteristiche del territorio sul quale erano costruiti: molti esistono ancora oggi e sono in attività, altri restano come monumento e testimonianza del passato contadino e spesso ospitano piccoli musei di cultura rurale, oppure sono stati trasformati in residenze affascinanti. Ecco i più suggestivi d’Italia, da scoprire anche per una gita fuoriporta.

          

MULINI DELLE SALINE DI TRAPANI E PACECO – La zona delle saline che si estende da Marsala a Trapani, nella Sicilia occidentale, è dominata dalla presenza dei mulini. Sono tra i pochi elementi architettonici presenti in queste aree naturali, protette perché importanti zone umide che offrono riparo a numerose specie di uccelli migratori.

 

 

 

MULINO DI INFERSA, MARSALA – È uno dei più importanti e antichi tra i mulini della regione. Maestoso e suggestivo, risale al Cinquecento ed è completamente funzionante ancora oggi. Si trova all’interno dell’antica casa della salina omonima e viene tutt’ora adoperato per macinare il sale. La sua torre misura circa tredici metri di altezza ed è aperto ai visitatori.

 

 

 

MULINO DI MORIGERATI, SALERNO – Sorge in prossimità di una sorgente sul fiume carsico Bussento, all’interno dell’Oasi naturalistica omonima: questo splendido mulino in pietra di fine ‘700, restaurato e funzionante, utilizza il sistema a ruota orizzontale, introdotto dai monaci greci basiliani che, nell’VIII secolo d.C., emigrarono dai Balcani verso il Cilento.

 

 

 

MULINO SPAGNOLO, ORBETELLO, TOSCANA – Spunta direttamente dalle acque della laguna e per questo motivo il Mulino Spagnolo è simbolo stesso di Orbetello. Risale al Quattrocento ed è l’ultimo superstite di una serie di nove mulini, costruiti sull’acqua per sfruttare prima la forza della marea, poi il vento per muovere le mole e macinare il grano.

 

 

 

MULINO DI ROVEZZANO, FIRENZE –Ha oltre mille anni di storia: qui le famiglie dei mugnai lavoravano il grano ed il farro fin dal IX secolo. Nel 1300 la costruzione ha inglobato un convento ed è stata dotata di torri di difesa. Il mulino è rimasto in attività fino alla fine del 1800 ed è attualmente una residenza privata.

 

 

 

MULINO DI RASIGLIA, FOLIGNO, PERUGIA – Siamo nel cuore dell’Umbria, a 648 metri di altitudine, all’interno della valle del fiume Menotre. Il borgo medievale, da molti chiamato “paese delle acque”, è attraversato da un intreccio di canali, invasi e cascatelle; ospitava numerosi opifici, soprattutto mulini a grano, lanifici e filatoi.

 

 

 

MOLINETTO DELLA CRODA, REFRONTOLO, TREVISO– Un antico mulino ad acqua ubicato in area paesaggistica di grande pregio nella valle del Lierza, in provincia di Treviso. Il mulino è stato edificato nel 1630 ed è ancora funzionante. È stato accuratamente restaurato e ospita un piccolo museo della molitura, con la caratteristica macina e i vari piani dell’abitazione.

 

 

 

MOLINO ZORATTO, CODROIPO, UDINE– I mulini non servono solo per macinare le granaglie, ma per molte lavorazioni: una delle più originali, è la battitura dello stoccafisso. In questo mulino, unico del suo genere in Italia, la testa in legno del maglio, battendo 150 colpi al minuto sulla pietra sottostante, sviluppa calore. Il calore è catturato dal pesce, le cui fibre anziché rompersi come avviene nella tradizionale pressatura, si stirano, aumentando la quantità di acqua assimilata dal pesce quando sarà messo in ammollo. Di conseguenza, durante la fase di cottura, assimilerà meglio i condimenti, dando al pesce una straordinaria morbidezza.

 

 

MOLINO DI GIUSTO, REANA DEL ROJALE, UDINE – Questo piccolo centro sulle Prealpi carniche in Friuli ha un’economia ancora agricola. Nei pressi del borgo si trovano ancora esempi dei caratteristici mulini ad acqua, alcuni dei quali sono ancora funzionanti.

 

 

 

 

BORGHETTO SUL MINCIO, VERONA – È un antico borgo di mulini, costruito sulle sponde del fiume Mincio per sfruttare il moto del fiume e mettere in azione le ruote ad acqua. Borghetto è una frazione di Valeggio sul Mincio e si trova al confine tra Veneto e Lombardia. Il borgo medievale è circondato da boschi e campagne ed è perfetto per una esplorazione in bicicletta.

 

 

 

MULINO SCODELLINO A CASTEL BOLOGNESE RAVENNA – Quando alla fine del 1300 il Senio spagliava ancora in palude e Bologna ambiva a uno sbocco commerciale in Romagna, a Castel Bolognese cominciò a prender forma il Mulino Scodellino (dalla “scudella” con cui i mugnai trattenevano un po’ di farina come pagamento per la molitura). Tempi duri e laboriosi, quelli che portarono a scavare il corso d’acqua artificiale che nel tempo avrebbe trasformato l’acqua del Senio nel Canale in Destra di Reno. Tra le mura di questo mulino, che pochi anni fa ha visto nascere l’associazione “Amici del Mulino Scodellino”, inaugura oggi un itinerario musicale che toccherà altri sette mulini secolari della regione: è la a rassegna “Macinare Cultura – Primo Festival dei Mulini Storici dell’Emilia Romagna”, un progetto di valorizzazione dei mulini associati ad Aiams (Associazione italiana amici Mulini storici) e dei luoghi in cui sono situati.

 

Ci saranno tantissimi altri bellissimi mulini!Iinviateci le foto e li pubblicheremo info@macinazionenaturale.com

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