Laminatoio

Laminatoio

Il Laminatoio è stata la scoperta che più di altre ha rivoluzionato e potenziato gli impianti di macinazione,

Laminatoio Hoerde Vienna

da impianti di piccole portate si è iniziato a realizzare impianti di elevate potenzialità.

Un laminatoio embrionale di ferro con piccola tramoggia e funzionante a mano (il primo in assoluto) era stato descritto da Agostino Ramelli ancora nel 1588.

Agostino Ramelli

Agostino Ramelli

Agostino Ramelli fu un ingegnere italiano nato a Ponte Tresa presso Masanzana (Como) nel 1531, morto verso il 1600.

Ebbe una vita molto avventurosa tra studi di matematica-ingegneria e l’arte della guerra, si arruolò nell’esercito di Giovanni Giacomo Medici e successivamente fu al servizio di Emanuele Filiberto e poi del re Enrico III di Valois.

Nel 1588 pubblicò un grosso volume, assai apprezzato, col titolo  “Le diverse et artificiose macchine del capitano Agostino Ramelli”  vi sono descritte fra le altre cose: una ruota idraulica ad asse verticale, analoga a quella di Leonardo da Vinci, una ruota per mulini a vento essa pure con asse verticale, 21 mulini da grano, 4 mulini di tipo diverso dai precedenti.

 

Il Laminatoio nel settecento e ottocento

Ci furono alcuni tentativi avvenuti nel Settecento in Inghilterra e in Francia ma sembra con scarsi risultati.

Si dovette attendere l’anno 1821, perché questa geniale intuizione prendesse corpo ma è nell’anno 1832 che qui si dà inizio ad una sicura macinazione.

Il vero sviluppo dopo una serie di perfezionamenti moltissimo “brevettati”, avvenuti soprattutto tra gli anni 1870-1880 (particolarmente importanti furono quelli di Friedrich Wegmann nel 1873 e nel 1874), che si giunse alla vera e propria “macinazione a cilindri”.

Il Laminatoio mostrò di presentare numerosi vantaggi rispetto a quella “a macine”: maggiore  produzione, poca manutenzione, farine più fini.

Laminatoio Ganz 4 cilindri

Descrizione del laminatoio

Il laminatoio in sostanza era costituito da una o più coppie di rulli paralleli ad asse orizzontale (prima di porcellana e poi quasi sempre di ghisa) con superfici rigate oppure lisce, che opportunatamente avvicinati e girando in senso contrapposto riducevano il prodotto nella granulazione richiesta.

Anche se concettualmente il laminatoio sembra una macchina semplice sono molti i particolari che nel tempo perfezionati hanno reso questa macchina effettivamente performante: un aspetto particolare è il sistema di alimentazione della macchina nella quale uno o più piccoli rulli alimentano in modo uniforme i sottostanti rulli macinanti; la posizione relativa dei rulli che passa da posizione verticale, diagonale e poi parallela; il sistema di avvicinamento dei rulli e la regolazione del loro parallelismo per fare lavorare in modo uniforme tutta la lunghezza macinante; il sistema di regolazione della pressione tra i rulli ed il loro distacco in caso di entrata di elementi estranei; la forma e tipologia delle rigature dei rulli nel caso dei passaggi di rottura.

Ci sono molti aspetti tecnologici in questa macchina solo all’apparenza molto semplice.

 

 

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