THE ECONOMIST e la prossima catastrofe alimentare

THE ECONOMIST e la prossima catastrofe alimentare

The Economist ha deciso di uscire, pochi giorni fa, con una copertina di effetto decisamente macabro, delle spighe di grano che al posto dei semi contengono dei teschi…

Perché non siamo d’accordo con ” The Economist” ?

Già dalle prime righe trova subito il colpevole: Ovviamente Putin e la guerra in Ucraina.

Non desideriamo minimizzare i problemi, avevamo già parlato di collegamento tra la guerra in Ucraina e scenari preoccupanti di carenza alimentare.

Ne avevamo parlato qui:  La guerra in Ucraina colpisce lo Yemen?

Ed in precedenza ne avevamo parlato anche qui: La Guerra: le ricadute su grano pane e pasta

Non concordiamo con una analisi assolutamente banale e poco realistica di “The Economist”, per tutti i problemi del mondo un unico colpevole.

  • Crisi economica causa Covid 19: colpa di Putin!
  • Riscaldamento climatico: colpa di Putin!
  • Shock energetico: colpa di Putin!
  • Carenza alimentare: colpa di Putin!

Qui sotto in corsivo uno stralcio dell’articolo:

“Invadendo l’Ucraina, Vladimir Putin distruggerà la vita di persone lontane dal campo di battaglia, e su una scala anche lui potrebbe pentirsi. La guerra sta colpendo un sistema alimentare globale indebolito dal covid-19 , dai cambiamenti climatici e da uno shock energetico. Le esportazioni ucraine di grano e semi oleosi si sono per lo più fermate e quelle russe sono minacciate. Insieme, i due paesi forniscono il 12% delle calorie scambiate. I prezzi del grano, in aumento del 53% dall’inizio dell’anno, sono aumentati di un ulteriore 6% il 16 maggio, dopo che l’India ha dichiarato che avrebbe sospeso le esportazioni a causa di una allarmante ondata di caldo.

L’idea ampiamente accettata di una crisi del costo della vita non inizia a cogliere la gravità di ciò che potrebbe aspettarsi. António Guterres, segretario generale delle nazioni unite, ha avvertito il 18 maggio che i prossimi mesi minacciano “lo spettro di una carenza alimentare globale” che potrebbe durare per anni. L’alto costo degli alimenti di base ha già aumentato di 440 milioni il numero di persone che non possono essere sicure di avere da mangiare a sufficienza, a 1,6 miliardi. Quasi 250 milioni sono sull’orlo della carestia. Se, come è probabile, la guerra si trascinasse e le forniture da Russia e Ucraina fossero limitate, centinaia di milioni di persone in più potrebbero cadere in povertà. Si diffonderanno disordini politici, i bambini saranno rachitici e le persone moriranno di fame.”

Ora la domanda da farsi è questa: possibile che con tutte le guerre recenti ed ancora oggi in corso nessuna guerra ha causato un danno cosi devastante a tutto il mondo?

Confermiamo che sia Ucraina che Russia sono importanti esportatori di grano, ma possibile che per una guerra locale ci siano conseguenze cosi devastanti? 

La Russia conferma in questi giorni che prevede ottimi raccolti, quindi da chiedersi se non siano delle errate scelte politiche che puntano esclusivamente su sanzioni e su invio di armi, che a nostro parere inaspriscono il conflitto, piuttosto di trovare con accordi diplomatici una pacificazione.

Scopriamo che la Russia ci rifornisce di Gas e di Grano (e molte altre cose indispensabili come acciaio ecc.. ) in misura tale come non avremmo fino a poco tempo fa  sospettato.

Siamo sicuri che le sanzioni contro la Russia, potranno indebolire la Russia?  Non sarà più vero  invece  che indeboliranno i paesi che le stanno applicando? 

Sembra che le scelte siano tutte fatte all’incontrario:

Se vuoi la pace, invia armi!

Se non vuoi crisi energetica, blocca gli acquisti di Gas!

Se non vuoi crisi alimentare, blocca gli acquisti di grano dalla Russia che ne è il maggiore esportatore mondiale!

 

 

 

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